COMUNICATO STAMPA
Nell’intervista mandata in onda sul TG1 delle 20,00 del giorno 26 febbraio u.s. il presidente del CONI Gianni Petrucci nel commentare il risultato di Carolina Kostner ha, e di questo ne siamo profondamente contenti, attaccato quella finta categoria di cosidetti “mental coach”, o se vogliamo motivatori, che stanno rovinando l’immagine di una categoria professionale ampiamente riconosciuta in tutto il mondo e che ha avuto i natali proprio in Italia nel 1965 con l’organizzazione del primo congresso mondiale di Psicologia dello Sport, proprio grazie al CONI. Come Società Professionale nell’ambito della Psicologia dello Sport riteniamo che un ente come il CONI dovrebbe, così come si evince dalle parole del Presidente Petrucci, in prima istanza vegliare sui propri atleti aiutandoli a scegliere i loro consulenti, proprio per evitare che vengano plagiati da personaggi non formati in tale disciplina e/o comunque pseudo-professionisti, che invece di lavorare nell’umiltà e nella riservatezza che la nostra professione richiede, invadono i giornali di loro interviste ed apparizioni tutte a favore del loro apparire e sicuramente non a favore dell’atleta che si trova inconsapevolmente a fargli da faro. Spesso alcune strutture sportive dopo averli abbandonati ed aver permesso, di fatto, il disastro con la scusa “pagano di tasca loro” trovano poi facile e risolutivo il prendersela con la psicologia dello sport. Gli atleti hanno una testa che non è solo parte di un corpo a cui si può fare di tutto pur di farlo competere e vincere, hanno una testa dotata di intelligenza che come per tutti gli esseri umani, in certe situazioni va aiutata a ritrovare ordine, e per farlo ci si deve affidare a professionisti seri ed accreditati.
Con questa risposta, che speriamo non venga cestinata dai giornali come spesso accade, chiediamo al Presidente Petrucci la possibilità di avere un serio e definitivo incontro dando la nostra disponibilità per collaborare ad un più efficace perseguimento degli obiettivi prima indicati al fine di evitare errori che ultimamente hanno colpito non solo il mondo del pattinaggio su ghiaccio ma anche altre realtà.
Diego Polani Presidente Nazionale SPOPSAM